The four blocks of the Fiat Mirafiori facility, on the southern outskirts of Turin, represent a vast opaque space in the city, almost as large as the historic centre, which can only be accessed via a small number of unavoidable streets. Despite the important relationship between city and factory, and its extraordinary testimonial role, the perimeter of the facility represents, to many, an area where the city ends: a place of disinterest and removal. These reflections gave rise to I muri di Mirafiori [The Mirafiori walls], a project that recounts and disseminates a story set in the factory. Volodjia – the tale commissioned from Wu Ming 1, part of the renowned writer’s collective – has led to a publication which has been distributed in schools and community spaces. A phrase from the tale – which sees the ghost of the Russian poet Vladimir Majakovskij travelling through the facility during the labour conflicts of Autumn 1969 – has appeared on walls and streets in the neighbourhood, in various places of significance in Turin’s labour history.

I quattro blocchi dello stabilimento Fiat Mirafiori, nella periferia sud di Torino, consegnano alla città un vasto spazio opaco, grande quasi quanto il centro storico, percorribile solo attraverso poche vie obbligate. Nonostante l’importanza del rapporto tra città e fabbrica, e il suo straordinario carattere testimoniale, la zona perimetrale degli stabilimenti è per molti un’area di fine città, disinteresse, rimozione. Da queste riflessioni nasce il progetto I muri di Mirafiori, per raccontare e diffondere una storia ambientata nella fabbrica. Il racconto dal titolo Volodjia, commissionato a Wu Ming 1, del noto collettivo di scrittori, è confluito in una pubblicazione distribuita in scuole e spazi aggregativi. Una frase tratta dal racconto, che vede il fantasma del poeta russo Vladimir Majakovskij attraversare lo stabilimento durante le lotte operaie dell’autunno 1969, è apparsa sui muri e per le strade del quartiere, in vari luoghi simbolici della storia operaia di Torino.

A project by Edoardo Bergamin and Francesco Strocchio, with Francesca Infantino, Marco Magnone, Christel Martinod, and Paola Monasterolo, in collaboration with Green Graffiti, with the support of the City of Turin – Youth Policy Department, developed as part of the situa.to programme, curated by a.titolo and Maurizio Cilli on the occasion of Turin European Youth Capital 2010.

Progetto di Edoardo Bergamin e Francesco Strocchio con Francesca Infantino, Marco Magnone, Christel Martinod, Paola Monasterolo, in collaborazione con Green Graffiti, con il sostegno della Città di Torino – Settore Politiche Giovanili, realizzato nell’ambito del programma situa.to, curato da a.titolo e Maurizio Cilli in occasione di Torino European Youth Capital 2010.