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COMP(H)OST #10 | RE-ENCHANTMENT OF NATURE | Rossella Biscotti e Michael Taussig | 24 novembre 2020
Il decimo appuntamento di COMP(H)OST è affidato all’artista Rossella Biscotti, e si presenta come un viaggio che ci conduce sulle rotte dell’esportazione di un fiore gigante, l’Amorphophallus Titanum, detto anche “fiore cadavere” per il suo peculiare odore, di fronte alle enormi distese di coltivazione intensiva di palma da olio nel Sud-Est asiatico e infine nel Sud Italia, tra gli uliveti attaccati dalla Xylella, che ha trasformato l’immagine più iconica del paesaggio mediterraneo in un grande cimitero.
Per parlarne, Biscotti ha scelto di coinvolgere l’antropologo Michael Taussig, in collegamento dagli Stati Uniti con una lecture in dialogo con l’artista, in streaming sul canale Youtube del Castello di Rivoli.
Michael Taussig è uno studioso noto per i suoi provocatori studi etnografici e per lo stile non convenzionale, le cui ricerche hanno contribuito a mettere in crisi la fiducia nelle analisi culturali elaborate dal punto di vista della cultura capitalista occidentale. Il suo libro Palma Africana ha accompagnato le ricerche di Biscotti svolte per la personale al Witte de With Center for Contemporary Art di Rotterdam dell’autunno 2019, e proseguite nel 2020 al NTU Centre for Contemporary Art di Singapore e in Malesia nelle piantagioni di alberi da gomma (Hevea brasiliensis) e di palme da olio (Elaeis guineensis).
Al centro del lavoro recente di Rossella Biscotti ci sono i temi dello sfruttamento, dello sradicamento e del potere esercitato sui corpi e sui luoghi, nella cornice storica delle politiche egemoniche coloniali e delle attuali pratiche di produzione e distribuzione di merci del neoliberismo globale. L’urgenza politica di queste ricerche si esprime in un registro poetico in cui si stratificano narrazioni e significati, e dove l’adesione al reale si carica del potenziale straniante della fiction.
“Come artista”, chiede Taussig a Biscotti, “Come vedi il tuo contributo al collasso ambientale?”. “Una domanda grande, troppo grande”, da cui trarrà spunto la conversazione, conducendoci nelle rispettive ricerche sul terreno di quel “realismo magico” unito a una “surrealtà oscura”, che Taussig definisce “reincanto della Natura”.
Come in Palma Africana, e nel recente Mastery of Non-Mastery in the Age of Meltdown,Taussig osserva che “il mondo disincantato del business e della sua scienza è diventato reincantato attraverso la morte e la distruzione (le piantagioni di palma da olio, gli ulivi, e il Covid-19, per esempio). I nostri mezzi e le nostre modalità di rappresentazione devono riconoscerlo e lavorare di conseguenza. Con il reincanto penso anche a un punto di vista ‘sciamanico’ che intende il mondo come sospeso in una sorta di incantesimo o stregoneria costruita sulla morte, tipo la Puglia come un cimitero, con i fantasmi che bruciano e i tuoi ricordi di bambina che raccoglie le olive e conosce (e si relaziona con) ogni albero per la sua forma”.
L’evento si svolgerà in lingua inglese.
Diretta streaming:
https://www.youtube.com/c/CastellodiRivoliMuseodArteContemporanea
La documentazione dei precedenti appuntamenti di COMP(H)OST è online sul sito http://comphost-project.com/ e nel Cosmo Digitale del Castello di Rivoli https://www.castellodirivoli.org/digital-comphost-cosmo-digitale/
COMP(H)OST è un progetto realizzato da a.titolo, NERO e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, in collaborazione con il Witte de With Center for Contemporary Art di Rotterdam, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea”, con il contributo della Regione Piemonte, l’ospitalità di Duparc Contemporary Suites e la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte.
COMP(H)OST è basato su un’idea di Marianna Vecellio e Sofía Hernández Chong Cuy ed è curato da Francesca Comisso e Luisa Perlo per a.titolo, Marianna Vecellio per il Castello di Rivoli, Lorenzo Gigotti, Valerio Mannucci e Valerio Mattioli per NERO.